Baiadera

Romanzo davvero caratteristico dell ispirazione dell'autrice. Tra visioni di una città esatta, cruda e reale, e forse più limpida a trasperente oltrechè "pulita" ed ingenua dell'attuale, si dipana il percorso di crescita tagliente di due giovani così diverse che maturano e si evolvono su strade lontane eppur unite da un punto d'incontro che non è soltanto originato da vita vissuta insieme, ma propria di affinità elettiva come l'anima stessa della città che mostra diversi aspetti ed aspetti sempre diversi d'una unicità straordinaria e feconda. Città ch'è propriamente teatro e luogo dell'azione, ma sopratutto sfondo mai muto d'un sentire e sentirsi criticamente esposti alla vita. Città in cui si svolge sì l'azione, ma essenzialmente specchio dei diversi aspetti della scrittrice. Mai banale, ma sempre un poco "corrucciato" nel racconto d'una visione ove si coglie ovunque un "un fastidio" di vivere sopportato a malapena da un'anima tormentata. Dagli esordi fino al culmine, è sormontato, quasi offuscato, da una desolante tristezza. La tristezza delle anime sole poste di fronte al mondo.