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Bacacay. Ricordi del periodo della maturazione - Witold Gombrowicz - copertina
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Bacacay. Ricordi del periodo della maturazione
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Bacacay. Ricordi del periodo della maturazione - Witold Gombrowicz - copertina

Descrizione


Bacacay è una sgangherata viuzza di un quartiere popolare di Buenos Aires dove Gombrowicz abitò all'inizio della guerra. Questo fu il titolo che volle dare a questa raccolta di racconti, ironicamente folli e pervasi da un erotismo arzigogolato, con i quali aveva debuttato trionfalmente a Varsavia nel 1933. La sua ossessione è sempre stata che "tutto il mondo esteriore non è che uno specchio nel quale si riflette il mondo interiore". Conseguentemente le sue storie appaiono, come un sogno, assurde e paradossali. Basta osservare la fauna umana che le popola: un giovanotto che vuol restare vergine e la fidanzata pazza di desiderio; un dandy capitato per errore su un brigantino con una ciurma assatanata; un borghese che stravede per le donne brutte...
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Dettagli

2004
Tascabile
20 settembre 2004
219 p., Brossura
9788807818240

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AdrianaT.
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A ognuno il suo

“Ma il polacco dispone di una indubbia superiorità anche nei confronti degli altri popoli europei. I tedeschi sono pesanti, brutali, hanno i piedi piatti; i francesi sono piccoli, mingherlini e viziosi; i russi sono pelosi; gli italiani – bel canto. Quale consolazione dunque essere nati polacchi, niente di strano quindi se tutti ci invidiano e vorrebbero cancellarci dalla superficie della terra. Solo un polacco non provoca in noi ribrezzo.” E così gli stereotipi sui popoli si sprecano; siamo sempre i migliori: è megalomania, vanagloria o reazione a un complesso di inferiorità? Nel caso di Gombrowicz si tratta di puro sarcasmo. Traspare anche una buona dose di snobismo dalla sua scrittura; non fa sconti a nessuno e dice pane al pane e vino al vino - almeno come li intende lui 'pane e vino' - in modo netto, provocatorio, ironico, paradossale e dissacrante. Un po' mi ha ricordato il nostro Moresco. «Alla domanda se, come scrittore, intendo continuare a migliorare per lo Spirito, la Cultura, l'Arte ecc., rispondo: no, no, assolutamente no!» Ho trovato le novelle di questo scrittore visionario di indubbio talento, più interessanti nella forma e nel tono deciso che nei contenuti. È la sua opera prima (1933) da leggere, secondo me, come assaggio, per poi decidere se passare ai romanzi: in primis Cosmo e Pornografia ed eventualmente Ferdydurke.

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Mimmo
Recensioni: 2/5

Sarà che la vacanza non è il periodo ideale per leggere questo libro del,a detta dei critici, più rappresentativo scrittore polacco del'900, ma tranne qualche spunto nei primi due racconti e nell'ultimo io non ci ho trovato niente di geniale.Gli darò ancora una possibilità con "Ferdydurke"che pare sia il suo capolavoro.

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Witold Gombrowicz

1904, Maloszyce

Scrittore polacco, appartenente all'aristocrazia rurale di origine lituana. È da tempo considerato uno dei maggiori scrittori polacchi del ventesimo secolo, e fu attivo dal 1930 fino alla sua morte.Sorpreso dalla guerra in Argentina, dove si era recato in crociera, vi rimase fino al 1963. Tornato in Europa, visse un anno a Berlino, poi a Parigi e dalla fine del 1964 si stabilì a Vence. La sua vena satirica si traduce spesso sul piano linguistico in una feroce parodia delle convenzioni letterarie. Gran parte della sua opera narrativa ruota attorno tema dell'immaturità: la giovinezza viene da G. contrapposta alla maturità e alla vecchiaia, ma il conflitto fra le due umane condizioni è espresso nella tensione costante fra caos e forma. Il romanzo nel quale l'autore...

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