Avevo 12 anni, ho preso la mia bici e sono partita per andare a scuola...

Non è sicuramente un libro per chiunque, lo raccomando solo a chi riesce a non farsi coinvolgere emotivamente da ciò che legge dato l'argomento. Una ragazzina viene rapita da un mostro, e miracolosamente gli sopravvive. Stanca di subire domande su domande sulla sua vicenda, si decide a scrivere un libro nel quale vengono riportate la maggior parte delle sevizie fisiche e psicologiche subite. Sabine ci risparmia le violenze di tipo sessuale, decidendo di tenere quella parte per sè e per gli atti del tribunale, dedicandosi maggiormente a come la psiche di una bambina può essere facilmente manipolata da una mente più adulta e sicuramente perversa.

L'ho letto tutto d'un fiato, veramente appassionante e interessante la storia di questa ragazzina sopravvissuta a un mostro. Consigliatissimo!!!

Sconvolgente !!! Che dire? Sapere che quanto è scritto nel libro non è frutto di fantasia ma testimonianza reale di quanto successo ad una "bambina" di appena 12 anni è.... sconvolgente. Così come è sconvolgente sapere che una mente umana, perversa e sadica, possa partorire determinate idee solo per un puro piacere personale ai danni di un essere indifeso. In questo libro-testimonianza la "vittima" Sabine Dardenne, rapita il 28 maggio 1996 e sopravvissuta a 80 giorni di prigionia nel covo sotterraneo di Marc Dutroux in Belgio, racconta quanto avvenuto (omettendo le parti più scabrose) in quel periodo e i propri stati d'animo per cercare di superare quei giorni bui e orribili che si porterà per sempre incisi nella sua anima. Grazie al suo carattere forte è riuscita a non soccombere agli eventi ma ha dovuto sopportare cose che alla sua età non avrebbe dovuto conoscere nè "provare" nemmeno nei suoi incubi peggiori. Fa riflettere.