Autostop per l'Himalaya. Viaggio dallo Xinjiang al Tibet

Se leggo la parola Tibet in un titolo, solo questo mi offre una motivazione in più per leggere un libro, così è stato anche per Autostop per l'Himalaya e anche questa volta non mi sono sbagliata. Un diario di viaggio, come sono abituata anch'io a fare durante i miei, se pure più brevi e in località forse non così affascinanti e misteriose. Del resto, a mio avviso, per imprimere meglio nella mente il ricordo di un viaggio, soprattutto certi viaggi, la cosa migliore è proprio quella di scriverne il resoconto e le proprie impressioni. Così l'autore ha fatto con il suo in queste regioni così tanto affascinanti, ma anche così piene di difficoltà per le popolazioni indigene che, sopravvissute alle continue oppressioni cinesi, hanno saputo mantenere una propria dignità personale e culturale, di fronte a tante barbarie.

Dopo aver fatto lo stesso viaggio descritto nel libro, ho scoperto e letto questo romanzo. Come sempre Vikram Seth è riuscito a farmi emozionare ed a farmi rivivere il mio mese in Himalaya. E' un libro che consiglio a tutti, fantastico!

il libro piuttosto interessante come resoconto di viaggio e che possiede un'altro aspetto da sottolineare: la visione della Cina da parte di un orientale. una visione sostanzialmente diversa daquella europea. (fra l'altro nel tam tam mediatico pro tibet, questo libro scansa abilmente prese di parte di dubbio gusto nel tema del viaggio... ) r