Autobiografia a due voci

Trovarsi a tu per tu con un gigante dello scorso secolo non è da tutti i giorni e sono grato alla mia ricerca bibliografica di essere giunto a mettere le mani su un libro aggiornato sul Fidel. La mia generazione di figli di figli del comunismo latita quando deve collocare situazioni e concetti storici o quando deve fondarsi in quanto individui in idee che l'hanno profondamente influenzata e indirizzata verso forme di militanza, attivismo e impegno politico. Il mondo dei grandi queste cose non le ha trasmesse e il solo compito di un figlio di queste orde di intellettuali di sinistra dimentichi dei loro figli è quello di ricercare e vincere quelle barriere censorie e polveri depositate negli anni. L'intervista di Ignacio è analitica, priva di lazzi stilistici, secca e asciutta, anche troppo forse. Mi è parso alle volte di leggere un copia-incolla da decorosamente tradotto per la pubblicazione. Non ci sono informazioni eclatanti, nemmeno si può dire di aver letto un intervista da storici però è un buon incontro da fare durante una lettura leggera e spassionata, come è un buon inizio per addentrarsi gradatamente nelle complicate vicende di Cuba e del regime. Buona bibliografia allegata.

Aldilà di come la si pensi su Castro, sulla sua persona e la sua politica, sicuramente questo libro è molto esauriente e ci da una idea perfetta di questo personaggio storico, che ha attreversato i secoli e sembra quasi un "sopravvissuto" della Storia...

il libro è davvero fondamentale nell'analisi delle motivazioni rivoluzionarie..diventa pesante e fastidioso nelle pagine apologetiche