Un attimo perfetto

Partiamo dal presupporto che ‘Un attimo perfetto’ non è terribile. È solamente troppo superficiale. I personaggi sono piatti, stereotipati e fin troppo fastidiosi. Vi giuro non c’è un personaggio che mi sia stato sinceramente simpatico. L’unico decente è Hugo, il fratello di Kitt (il protagonista maschile). Kit invece è un personaggio terribile. Penso che l’autrice per crearlo abbia fatto una raccolta dei peggiori difetti dell’essere umano e li abbia mescolati tra di loro; Kitt non ha nemmeno un pregio oltre che alla bellezza esteriore e questo è INVEROSIMILE. Il romanzo, che dovrebbe essere realistico, perde serietà quando il lettore viene a conoscenza della vera storia del ragazzo. Se non avete ancora capito prendente come esempio il personaggio del giovane Tom Riddle di Harry Potter ed ecco il nostro Kit Godden. La protagonista è completamente piatta. Non ha LETTERALMENTE un briciolo di personalità e più che un personaggio sembra un fantasma che fa da narratore. Gli altri sono delle macchiette che vanno a rappresentare gli stereotipi dei giovani d’oggi: la ragazza popolare narcisista che pensa SOLO ai ragazzi e a come apparire; il bambino combina guai che gli piace giocare con gli insetti e il fango ecc. La trama, nonostante non sia particolarmente movimentata o avventurosa, è piuttosto godibile. Lo stile che usa l’autrice è semplice perfetto per una lettura in macchina o in aereo. L’unico problema arriva alla fine. E devo dire che questo è il problema PIÙ grande di tutto il libro. Il ‘colpo di scena’ finale. È stato veramente orribile. Avrei preferito di qualcosa di più semplice che non facesse sembrare ancora di più Kitt un mostro. Un finale del genere me lo riesco a spiegare solamente perchè tutta la narrazione del libro è piatta e non succede NULLA e l’autrice voleva movimentare un po’ il tutto, fallendo miseramente. Consigliato ai ragazzini delle medie che non hanno letto nulla di serio nella vita.

Un attimo perfetto è una storia che parla di amore malato, di adolescenza, di crescita, di famiglie disastrate e di disturbi psicologici, peccato che si accennano solo questi elementi, ma non vi è un vero approfondimento. L’ho trovata comunque una lettura scorrevole, ma dati gli elementi e gli input che aveva dato l’autrice nel corso della storia, mi aspettavo molto di più.