Assassini S.p.A.

Il libro non è male: è un buon thriller, velato di humor nero, nonché di un'aspra critica contro filosofi, pensatori e quant'altro(un po' come accadeva ne"I viaggi di Gulliver", se non erro nell'isola galeggiante di Laputa). Il punto è che i dialoghi sono, appunto, troppo filosofici, e ,pur essendo il libro corto, alla lunga stancano, rendendo la lettura decisamente meno piacevole. Inoltre, ma questa è una mia critica personale, mi sembra alquanto inappropriato pubblicare questo libro in una collana per ragazzi, seppure da 12 anni in su...Dico questo poiché tutto il libro è una serie interminabile di omicidi, nonché, come già detto, di dialoghi filosofici che sono risultati pesanti, noiosi e spesso incomprensibili anche per un 21enne come me, che ha studiato filosofia al liceo... Da migliorare quindi l'edizione, tra l'altro zeppa di errori ortografici. Per il resto libro ambiguo...Può piacere o no...