Asinara. Un viaggio tra inferno e paradiso

Questa estate sono stata all’Asinara, dove mi hanno fatto conoscere questo bel libro. L’ho trovato piacevole, sciolto, originale ed anche ben informato su tutto ciò che riguarda l’isola, e quindi sinceramente neppure io riesco a capire il motivo per cui alcuni commenti lo criticano così aspramente. Forse perché ci si aspettava una guida turistica, ma questo è un diario di viaggio, una lettura dove l’autore trasmette soprattutto le sue sensazioni, che in massima parte mi sento di condividere. Anche secondo me il vero difetto di questo libro è proprio nell’aneddotica, dove, per i miei gusti, spesso l’autore esagera nei personalismi ed a volte, pur nella sua simpatia, mi sembra andare persino un po’ fuori tema. Ma l’obiettivo di informare e trasmettere le sensazioni dell’Asinara con una forma piacevole e brillante, mi sembra ampiamente raggiunto. Per questo motivo, il mio voto è 4.

Sono una lettrice che solitamente si astiene dal mandare commenti, soprattutto in internet, sui volumi che leggo. Questa volta però faccio un’eccezione, perché credo che questo libro sia veramente bello. Infatti non capisco l’incredibile acredine con cui molte persone cerchino di bollarlo. Chissà, forse perché l’autore non è sardo. Io ho visitato recentemente l’Asinara, ed ho voluto acquistare questo libro proprio perché mi sembrava discostarsi dalle solite guide di parte che si trovano in zona. E così è stato. L’autore, attraverso il suo racconto, mai monotono ed anzi originale e al di fuori dagli schemi, mi ha trasmesso le sue emozioni come effettivamente io stessa ho provato visitando l’isola. Sì, è vero, a volte sembra andare un po’ fuori tema, forse ci sono un po’ troppi aneddoti personali, ma se si fa bene attenzione mi sembra che ciò serva per far capire – in situazioni diverse – gli stati d’animo che molte persone hanno provato su quell’isola. La forma, poi, la trovo brillante e molto divertente, ma sempre nel pieno rispetto delle storie drammatiche e tragiche di cui è costellata l’Asinara. Il mio voto sarebbe 4, ma anch’io, vista l’eccessiva foga critica, voglio essere di manica larga: voto 5.

Il libro è scritto abbastanza bene anche se , va detto , è un pò prolisso . Comunque non mi è dispiaciuto affatto . Non condivido i commenti negativi , non tanto per l'opinione quanto per la maleducazione miserrima con cui sono scritti. Ognuno ha i suoi gusti per carità. Però certa gente dovrebbe imparare un pò di civile educazione. In più è molto facile offendere dietro un nik! Mi sa tanto di ruggito della formica..Che pena ragazzi! Darei 3 ma considerata l'aggressione becera do 5. P.S. Deve vergognarsi chi usa internet per offendere .