L' anno della vittoria

La visita fu breve: lo auscultò, sentì polmoni e cuore, il polso, lo fece tossire appoggiando l’orecchio sul torace: Broncopolmonite bilaterale, disse. Quanti anni avete? Ho compiuto gli ottantuno, rispose Tana quasi con orgoglio. Sarà difficile che ve la caviate. Levò dalla borsa il ricettario e prescrisse uno sciroppo a base di guaiacolo e laudano: Prendetene tre cucchiai al giorno, vi calmerà la tosse. Poi rivolgendosi a Maria: Tenete sulla stufa una pentola d’acqua per inumidire l’aria e dategli quel che desidera. Allora, signor dottore , disse Tana, posso fumare anche mezzo sigaro. A questo punto potete anche fumarlo. Il medico era fatto così; preciso e sollecito come nessun altro era anche incapace di dire pietose bugie o fare raggiri di parole. Qualche volta gli capitava di dire: Dovevate chiamare il prete invece del medico. Quello che a lui risultava dalla diagnosi diceva a paziente o parente e quando uno gli sembrava alla fine diceva anche : Dategli tutto quello che desidera. Era pure generoso nelle dosi di morfina per chi soffriva molto. Forse questo l’aveva imparato sui campi di battaglia più che all’università Grazie dottore, disse tana. Con una mano frugò sotto il capezzale e uscì con un pezzo di sigaro acceso e spento più volte. Il medico glielo accese e sul viso del vecchio apparve un sorriso beato anche se un colpo di tosse gli scosse il petto.