Gli angeli sterminatori. L'incredibile storia delle cecchine sovietiche nella Seconda Guerra Mondiale

Il caleidoscopio di emozioni scaturito dalla lettura di “Angeli sterminatori”, dopo “Le streghe della notte”, colpisce al cuore con cecchina precisione ed un più marcato coinvolgimento riflessivo sul ruolo delle donne. Qui la penna del prof Milanetti ha tracciato con meticolosità obiettiva i fatti storici ma nello stesso tempo, con delicatezza, è riuscito a descrivere i molteplici ruoli di queste eroine, madri portatrici della vita, pronte a farsi 150km a piedi per portare la nutriente zuppa di borsc alle figlie affamate durante i duri corsi di addestramento, e ragazze pronte a togliere la vita al pensiero di vendicare atrocità subite dalle compagne ad opera del nemico. Per poi ritrovarsi con un pugno di medaglie al petto e l’odio delle altre donne rimaste a casa perché “la guerra non è affare da donne”. Nemmeno da Uomini. Abbiamo da camminare ancora molto per cancellare l’apparente dualità dell’anima umana.

" Gli angeli sterminatori"... un testo storico che non può mancare nelle migliori biblioteche personali. Storie vere, inedite, ingiustamente dimenticate o volutamente lasciate in sordina. Storie di donne coraggiose, tenaci, temerarie, maschilizzate negli indumenti e nei ruoli assegnati, che per amore della Patria hanno lottato contro i nemici tedeschi, ma soprattutto contro i pregiudizi e le avversità dei/delle loro connazionali. Il loro impegno, il loro sacrificio e il loro successo non hanno ottenuto il giusto riconoscimento dallo stesso Paese nativo. Donne arruolate perché servivano e poi, con un semplice grazie, rimandate a casa raccomandando loro di diventare madri, perché servivano i figli (come macchine da riproduzione). Doppiamente umiliate. L'appellativo "mogli della guerra" (spregevole) a loro attribuito dimostra una ingiusta ingratitudine e irriconoscenza per il lavoro compiuto. Il libro è impreziosito da inedite foto dell'epoca affiancate da puntuali e dettagliate spiegazioni. Il lavoro accurato, prestigioso e meticoloso del sig. Milanetti ha restituito il giusto valore agli atti eroici di queste giovani donne. E che sia stato un Italiano a fare ciò non può che riempirci di orgoglio.

Mi associo al commento degli utenti che hanno già recensito il volume, è un libro fantastico e poi il corredo iconografico è da dieci e lode. Lo rileggerei domani stesso.