Anelli di fumo

Una sorta di Grande Freddo all'italiana, con in più un'accorta ricerca linguistica che caratterizza i vari personaggi per la loro provenienza geografica. Mi ha particolarmente colpito il fatto che l'autore sia riuscito a far parlare i suoi personaggi addirittura con i gerghi dialettali e regionali di una certa epoca storica, oggi meno frequenti o proprio scomparsi, in linea con l'età dei vari caratteri, segno che dietro c'è una ricerca culturale e dei modi di dire seria. Interessante la trama: due gruppi di amici di varie città italiane finiscono col raggiungere tutti una squallida villetta del lungomare di Ostia, per una festa che viene fuori male. E qui, in una unità di tempo, azione e luogo, si scoprono fatti che non si sarebbero dovuti scoprire. Molto bello il finale, ma non dico di più per non spoilerare.

Ogni tanto capita di imbattersi in un romanzo di un autore non famoso, di una casa editrice piccola (ma storica) e restarne mesmerizzati. Questo Gastaldi non si limita a offrire uno spaccato generazionale poliedrico della generazione Trenta-Quaranta, ma riesce a farlo ricreando le atmosfere de Il Grande Freddo. Un obiettivo tentato spesso da vari scrittori italiani, ma qui davvero colpito al centro. Il tutto condito con una ricerca linguistica impressionante, dove ogni personaggio si esprime con modi di dire, reiterazioni, gergalismi geografici tipici della propria origine. Finalmente! Ne risulta una freschezza e un'originalità di ogni voce, che diviene facilmente riconoscibile anche dal lettore più distratto. E' valida anche la trama con i due gruppi di amici di Roma, Milano, della Toscana, di Bergamo, che finiscono col riunirsi quasi all'insaputa una dell'altro in una triste villetta del lungomare di Ostia. E qui, in un crescendo collettivo, vari nodi vengono al pettine, prima del finale a plateau, che lascia con un senso di amarezza in bocca degno della grande letteratura: proprio come anelli di fumo, i nostri eroi svaniranno lentamente nella notte.

un miscuglio di personaggi che non si capisce perchè debbano confluire tutti insieme nella parte finale; capitoli tra loro slegati; dialoghi in irritante forma dialettale;risultato: una noia mortale.