Andy. I fatti e la favola. La vita e le avventure di Andy Warhol

Non ce l'ho fatta. L'ho abbandonato a metà. Già Warhol non era il mio artista preferito, sapere anche com'è sono nate le idee mi ha abbassato ancora di più l'idea di "creativo" che avevo. Sarò io ma non lo apprezzo, mi pare un artista allo sbaraglio che ha avuto fortuna. Però non sono una critica d'arte, è solo un giudizio spassionato da persona comune.

Una delirante, abbagliante cavalcata nell'esistenza di uno dei personaggi più influenti, folli e disinibiti del secolo scorso. Andy - I fatti e la favola, è esattamente come il personaggio di cui racconta: incapace di porsi limiti, intenzionato a non accettare alcun genere di compromesso, persino nei suoi momenti più scabrosi e imbarazzanti. Non ci si potrebbe aspettare niente di diverso: un vortice di decadenza, ove la provocazione si allunga nella devianza e nel nevroticismo, specialmente quando Andy rimane quasi ucciso dalla folle femminista Valerie Solanas. Una bagarre che però, proprio per queste caratteristiche, risulta talvolta esasperante al limite della frustrazione. Fortunatamente ci pensa il libro stesso, nella sua stessa ammiccante e intelligente costruzione, ad aiutare il lettore a fare mente locale grazie ad una serie di "figurine" che precedono ogni singolo capitolo, rendendo il complesso un po' più digeribile. Una lettura forse davvero non per tutti, capace di mettere a dura prova chiunque vi si approcci. Ma che è sicuramente degna di nota, anche soltanto per la palpabile devozione che Typex, per nostra fortuna, ha voluto dedicargli.