Un amore all'inferno

agghiacciante, spietatamente vero senza arrivare alla verità. Scrittura sublime.

Una cronaca noir che ti lascia nel dubbio irrisolto fino alla fine e nello stesso tempo con una voglia assoluta di riaprire le indagini per poter finalmente dar pace alla protagonista.

La sottile linea tinta di nero tra il fatto storico e la notizia di cronaca,il labile confine frà la realtà e la pura creazione,la ricerca del vero più che la ricerca della verità...una staffilata alla distaccata narrazione giuridica e cronicistica.Di nuovo e sempre di più Cugia si regala come narratore,come spettatore,mero coprotagonista di una tragedia che la sua penna ravviva nelle nostra menti.Riesce con un tratto magnetico a farci notare che a volte la realtà è la più crudele delle più lugubri finzioni,che l'uomo è il punto di partenza e la fine di ogni azione.Ci tiene in bilico,se credere alle righe davanti a noi o supporre che tutto il racconto sia frutto di un lavoro creativo al pari della genesi di JACK FOLLA...e alla luce di questo vorticoso turbinio di emozioni,paura,gioia,dolore,raccapriccio,si torna da dove si era partiti...all'uomo,solo quando gli occhi scorrono l'ultima pagina,si apre un autostrada con telepass dalla schiena alla nuca per un brivido che risolve ogni nostro dubbio...