La vendetta degli innocenti

Mi ricordo dell'autore come il mitico interprete di "Bandiera gialla", scoprirlo come un bravo scrittore, mi ha fatto molto piacere. Ho trovato la storia molto umana, il personaggio di Nanni è credibile, commette una leggerezza che paga con la vita, come è accaduto a tanti giovani come lui che avevavno 18 anni, ma non sapevano fino a che punto fosse scellerata la guerra. Toccante la lettera che scrive alla madre, mi ha commosso! Credibile e umano anche Orazio Stuto, il poliziotto che indaga, varrebbe la pena di ritrovarlo in un'altra indagine. Bravo Gianni Pettenati, quanto dovremo aspettare per il tuo prossimo romanzo?

Davvero una sorpresa questo libro di Pettenati. Bello, scorrevole, avvincente. Commovente in alcuni punti. La vicenda è incalzante e ben condotta, la storia d'amore dei due ragazzi è intrigante e poetica. Emerge lo spirito della provincia che fatica ad accollarsi il peso del passato. Ci voleva un commissario come Orazio Stuto, a dipanare le contraddizioni di un mondo che aspira a essere tagliato fuori dalle violenze e dai pettegolezzi, ma nello stesso tempo è così involuto nel suo vivere, da preferire una banale giustificazione ai delitti, piuttosto che assumersi il peso delle sue colpe. Un consiglio, leggetelo e lasciatevi ammaliare da una vicenda che è anche una testimonianza delle tante contraddizioni del nostro Paese.