Logica ed esistenza. Testo francese a fronte

L'introduzione di Palazzo a quest'opera direi che è molto chiara ma è fin troppo generosa perché dà di più di quanto poi ci si possa aspettare. Leggendo l'opera infatti si rimane un po' delusi non tanto perché non sia un'opera buona o quanto meno discreta ma perché in fondo che cosa dice di più rispetto a quella precedente, Genesi e struttura della Fenomenologia dello Spirito? In questa, il filosofo si addentrava in un infaticabile lavoro di scavo analitico senza peraltro rinunciare alle sue interpretazioni in odore di esistenzialismo. In Logica ed esistenza tenta di vedere il legame tra la Fenomenologia e la Logica, ma anche tra la Logica e la Natura e tra la Logica e lo Spirito. L'esistenza umana è trascendenza, è in costitutivo rapporto all'Assoluto, ma in questo rapporto di trascendenza il soggetto è e resta l'Assoluto, che nell''essere presso di sé nella sua alterità espropria l'uomo dalla sua centralità, lo rende per altro, lo getta nella differenza dell'Assoluto medesimo, affinché il piano di immanenza sia trasfigurato in una trascendenza orizzontale non verticale, occludendo qualunque apertura umanista all'hegelomarxismo. Operazione discreta, ma un po' raffazzonante, perché prende di qua e di là i passi hegeliani per poi usarli a propria interpretazione, senza un ordine rigoroso del discorso e senza una decisa presa di posizione. E' un pensiero in via di maturazione, che si farà più deciso nel rapporto con il secondo Heidegger. Comunque un bel 7 pieno, soprattutto per le pagine dedicate alla logica dell'essenza.

Testo interessante e non facile; da meditare con attenzione. Il voto basso è per l'edizione che, nonostante il prezzo consistente, presenta molti refusi.