Lankavatara sutra

Ed è così. Dopo questo sutra posso dire, per quanto mi riguarda, che non vi è più nulla da aggiungere. Premesso che è una lettura che spacca il cervello, e non ve la consiglio se la filosofia non è il vostro forte - anche perché si tratta di una dialettica che è al tempo stesso la morte di se stessa (dopotutto il buddhismo del Grande Veicolo questo è: trascendere ogni concetto). Sconsigliato anche se state appena scoprendo il mondo buddhista e la spiritualità orientale in generale; sotto questo aspetto io mi ritengo fortunato per aver prima esplorato diverse filosofie - e averle viste tutte squarciate dalla tagliente lingua del Buddha nel presente sutra. Il curatore, Red Pine, è stato il primo in Occidente a svolgere una traduzione completa di questo sutra, mettendo a confronto tutti i manoscritti cinesi ed alcuni commentari sanscriti, e segnalando nelle note eventuali incongruenze fra le varie traduzioni. Insomma, non gli si poteva chiedere di meglio (anche considerato che stiamo parlando del più complesso sutra buddhista). Il sutra è diviso in 90 sezioni e in fondo a ogni pagina c'è un vasto apparato con note esplicative per le espressioni più oscure per il lettore occidentale, più un glossario a fine libro.