Storia critica del calcio italiano

Vero e proprio capolavoro letterario, quello del "Gioannfucarlo", un racconto assolutamente fedele e preciso delle vicende calcistiche italiane, con le inevitabili proiezioni sulla scena internazionale, dagli albori di fine '800 sino agli anni '70 del secolo scorso. Racconto affascinante e avvincente perchè ripercorre le tappe di una crescita strepitosa, che porta il calcio a diventare lo sport più amato dagli italiani. Inimitabile la capacità dell'autore di delineare nei loro tratti umani caratteristici, oltre che nella loro precipua dimensione calcistica, le figure di atleti, allenatori, dirigenti, arbitri, di tutte le componenti che ruotano attorno al fenomeno. Personaggi come il 'Peppin' Meazza, Attilio Ferraris, Silvio Piola rivivono come se stessero balzando oggi agli onori della cronaca. Carlino Beretta detto 'il candido', lo zio Lajos (Lajos Czeizler) ci parlano di un calcio romantico - ma non sprovveduto - di altri tempi, quando la componente umana era veramente fondamentale e i giochi di potere e le contrattazioni più squallide erano ancora di là da venire. Renatone Dall'Ara, mitico presidente del Bologna, Nello Baglini, profetico presidente della Fiorentina, fanno vibrare tutta la nostra passione sportiva messa a dura prova dai maneggioni e dai profittatori dello sport. Lo stile della scrittura è di altissima qualità e pregio letterario, con uso di termini ormai desueti, dialettismi, frasi uscite dalla bocca dei personaggi in tutta la loro calda umanità e fedelmente riprodotte. In definitiva, un testo di storia, non solo sportiva, ma anche sociale e di costume, che non dovrebbe mancare nelle biblioteche degli appassionati di sport e dei cultori di belle lettere.