Mi consenta. Metafore, messaggi e simboli. Come Silvio Berlusconi ha conquistato il consenso degli italiani

Leggendo questo libro si è pervasi da una progressiva, ineluttabile consapevolezza: per quanto male si pensi dell'attuale Presidente del Consiglio, gli si deve riconoscere una padronanza delle tecniche manipolative e delle dinamiche persuasive da far invidia al più smaliziato dei pubblicitari. Saper vendere fumo non è alla portata di tutti; ma è una tecnica destinata a produrre risultati straordinari, se applicata nei confronti di "acquirenti" ingenui, culturalmente e intellettualmente pigri o dotati di scarso senso critico: quelli, per intendersi, che si lasciano persuadere dagli slogan ripetuti all'infinito, da contrapposizioni e semplificazioni tanto elementari quanto improbabili, dai luoghi comuni più abusati. Pienamente condivisibile la critica mossa dall'autore a quanti continuano a sottovalutare l'impatto psicologico degli "exploits" berlusconiani: a decretare il successo di un prodotto è il gradimento del pubblico cui esso è destinato, non il suo effettivo valore; disponendo di adeguate risorse e capacità, è possibile indirizzare il gusto dell'acquirente verso un prodotto "ideale", reso tale non dalle sue intrinseche caratteristiche, ma dall'immagine che ne viene fornita. Chi ha consolidato il proprio potere economico ed imprenditoriale (anche) grazie alla vendita di spazi pubblicitari sulle proprie reti televisive, lo sa molto bene. E, purtroppo, ne approfitta.

Per capire perché Berlusconi dice bugie, fa le corna e si comporta in modo da far accapponare la pelle questo libro è un ottimo strumento. Il libro propopone solo l'analisi del perché e non indica soluzioni (probabilmente l'autore preferisce venderle sul mercato). Al termine della lettura ci si può chiedere se è così "semplice" l'analisi perché l'opposizione non acquista da Amadori i suggerimenti per contrastare la strategia berlusconiana ?

E' un ottimo libro per capire (qualora ce ne fosse bisogno) chi gli italiani hanno eletto come Presidente del Consiglio: un commediante di basso cabaret. Purtroppo leggendo il libro si ha la sgradevole sensazione di essere di fronte ad uno specchio e di osservare il bassissimo livello culturale del popolo italiano; ogni popolo ha i governanti che si merita.