«I have a dream». L'autobiografia del profeta dell'uguaglianza

Martin Luther King JR non ha potuto scrivere che il 4 aprile 1968 James Earl Ray gli ha sparato con un Remington con mirino telescopico, e che se lo sarebbe aspettato: alla storia sarebbe passato che a ucciderlo fosse stato James Earl Ray e non tutta quella parte di America non disposta a essere democratica, a non essere razzista, a riconoscere ai neri quello che gli spetta così come spetta ai bianchi, perché entrambi sono americani, ancor di più perché entrambi sono persone umane.

Libro bellissimo, di grande ispirazione. Lo dovrebbero leggere tutti. L'evoluzione della vita e delle idee dell'uomo che ha guidato la lotta per i diritti civili in America fino al giorno del suo assassinio. La sua biografia si intreccia con tutti i principali eventi e personaggi di un periodo storico segnato da profondo razzismo e discriminazione: il gesto ribelle di Rosa Parks, il boicottaggio degli autobus in Alabama e altri Stati del Sud degli Stati Uniti, la tragedia della morte delle bambine nella chiesa di Birmingham. Non accadeva molto tempo fa e in America c'è ancora tanto da fare. Libro importante.

Percorso biografico ricostruito tramite appunti e ricordi dello stesso King. Ne emerge quindi il lato più privato, completo dal punto di vista degli ideali e del modo di pensare di questo grande uomo di storia. Le ideologie, le preoccupazioni, le difficoltà e le situazioni si vivono da una posizione diretta e totale. Il testo è narrato in prima persona e la lettura risulta molto scorrevole. Ogni capitolo riassume in punti i fatti che verranno raccontati, dando così la possibilità di ricordare gli avvenimenti più facilmente. Buona lettura per conoscere ed entrare nel personaggio Martin Luther King