Il suicidio di Angela B.

io ho provato a rileggerlo dopo i vostri commenti, ma niente, eppure leggo testi come Infinite Jest che sono ben più spessi: oltre ad essere un testo a tratti banale e inconsistente che della condizione giovanile descive solo la visione che un adulto può avere (come romanzo non sta in piedi), la lingua non decolla mai, ma si arzigogola in "paranoie onico letterarie" care esclusivamente a chi scrive. Inoltre è incredibilmente privo di originalità, anche considerato il fatto che ammicca realmente come citato in un commento, e probabilmente molto più che ammiccare e a buon intenditore poche parole, ad un racconto di un altro autore della loro cerchia, cioè del giro d'autori del libro I Nuovi Sentimenti.

A chi scriveva "sfido chiunque a dirmi che ha letto più di 100 pagine" rispondo che l'ho divorato quest'estate e mi appresto a rileggerlo. Un libro impossibile da scordare e che non può lasciare indifferenti. Ed infatti i commenti sono estremi. Certo, chi è abituato ai gialli o libri d'avventura, chi non vuole mettersi in gioco nella lettura, lo troverà pesante e noioso. Non è un classico romanzo, ma un libro di denuncia della realtà sociale e della condizione giovanile, un veritiero ritratto della situazione del nord-est (e non solo), un camaleontico insieme di stili, un libro di poesie, di filosofia, di umorismo. Un quadro della vera, fragile, imperfetta umanità d'oggi. Bravo Umberto! Aspettiamo le tue prossime opere

Mi dispiace contraddirla ma questo libro è estremamente noioso. Inoltre la storia è stata presa da un racconto scritto da un altro autore. Prima di stimare in maniera così plateale Mozzi ecc. si informi bene.