Per un bambino che non c'è

Ho letto gialli ben peggiori di questo. Mi è piaciuta l'ambientazione della cittadina di provincia dove tutti si conoscono. Anche se il colpevole si evince abbastanza in fretta, nella seconda metà del libro c'è la suspense di doverlo scoprire e fermarlo

Un "thriller" (se così si puù chiamare) brutto come pochi, personaggi finti, mal costruiti e privi di sentimenti, l'assassino si capiva già dalla ventesima pagina, finale scontato e libro noiosissimo. La scrittrice per arricchire la storia ci ha messo dentro anche una storia d'amore a dir poco penosa. Sicuramente un libro da dimenticare.

Venexia - 27 Marzo 2006 La lettura è scorrevole, ma più che altro i personaggi sono ben descritti e straordinariamente umani: poliziotti, giornalisti, abitanti del piccolo paesino francese. In quanto all'umanità, dichiarata nella trama, dell'assassino qualunque sia la motivazione che spinga all'assassinio la soppressione di una vita umana è sempre grave e non mi sembra giusto che il lettore venga indotto a provare pietà per l'omicida. Troppi fatti di cronaca oggi giorno spingono a provare pena per chi uccide, dimenticandosi quasi le vittime. Per questo nonostante sia ben scritto e ricco di colpi di scena il voto che io mi sento di dare non è molto alto.