Italiani nei lager di Stalin

Oramai è un biglietto di garanzia di pubblicazione, scrivere libri più o meno dozzinali sull'URSS, Stalin che mangiava bambini crudi e altre idiozie. Sì, appunto, idiozie come questa:: "Usati come ostaggi per ricattare il governo della madrepatria, spesso semplicemente vittime di un clima di sospetto e malinteso..." Su quali basi si presume che il Kattyvo Stalin pensasse di ricattare il bravo e santo anticomunista mussolini arrestando gente che si presumeva antifascista e nemica di san benito mussolini? E' ovvio, che questo testo, come mille altri, del genere, sia stato pubblicato al solo scopo di ripetere il mantra, rassicurante per i proprietari dei 'liberi' editori italiani, che il comunismo muore ogni giorno; per poi risorgere di continuo.... E il mantra deve essere rassicurante, per quante idiozie e stupidaggini antistoriche vada ripetendosi da 30 anni almeno..

Il libro scritto dalle due autrici è veramente ben fatto. Mette a nudo le atrocità commesse dallo stalinismo con la complicità dei cosiddetti comunisti italiani (togliatti e company). Descrive il dramma di migliaia di comunisti (questi si veri comunisti) che scappati dall'Italia fascista sono stati prima sfruttati nelle imprese italiane (Fiat) operanti in Russia per poi essere accusati di spionaggio e tradimento ed infine massacrati dagli uomini di Stalin. Un libro da leggere per far capire quali e quanti siano state le atrocità compiute nei confronti dei comunisti perpetrati da coloro che nei fatti hanno tradito gli ideali del comunismo.