Est

Impegnativo, però bello. È in pratica un reportage, non un saggio storico. Quindi molto concreto e scritto in linguaggio scorrevole, però dà molte cose per scontate. Inoltre, va per interviste quindi, si passa molto da un evento all'altro e si fa fatica a seguire il filo, perché non è in senso cronologico lineare. La prima metà riguarda più le condizioni politiche dei vari paesi. La seconda, invece, racconta maggiormente la sua vita da inviato, ed è meno concettuale e molto più ironica, perché esplora tutte le peripezie del mestiere. Lo consiglio integrato e/o successivamente a ''il secolo dei comunismi'', che è invece un saggio più strutturato, sia geograficamente che temporalmente.

Il libro è scritto bene ed illustra in modo chiaro tutte le vicende politiche dell'Europa orientale...ma...è adatto sono hai veri politici...per il lettore medio-basso come me è impossibile non addormentarsi.

Molto bello e ben scritto (come tutti i libri di Volcic letti fino ad ora). Le vicende descritte sono impreziosite dalle note e dai ricordi personali che Volcic inserisce nel testo in maniera molto intelligente e puntuale. Una bella lettura, facile e scorrevole. Fa impressione leggere e capire quello che ha passato l'europa del 900 ma sprattuttto quello che veniva detto (o non detto). Le notizie erano sempre filtrate e fatti come ad esempio la primavera di Praga con l'invasione dell'esercito russo in cecoslovacchia è stato fatto vedere, dai russi, come un aiuto al popolo cecoslovacco per ristabilire l'ordine minato da alcuni rivoltosi. Il fatto preoccupante è che in tutti gli altri paesi, in cui si sapevano i veri motivi, regnava il silenzio……Questo vale per tutti i paesi dell'est che Volcic ripercorre nel suo libro. Molto bello.