I Am What I'm Waiting For

C'è qualcosa di innegabilmente fuori dal tempo sia in Kendra Morris che nel suo nuovo album I Am What I'm Waiting For (Karma Chief Records). Combina una voce ruvida e potente con arrangiamenti che tradiscono una vasta collezione di dischi e un istinto stravagante per i rumori gioiosi - pensate a Dusty Springfield davanti agli Spoon, all'incirca in Kill The Moonlight, o a un gruppo creativo di ragazze degli anni '60 diretto da Nick Lowe e PeeWee Herman. È vibrante, vario e ricco di personalità. Si è messa in contatto con Torbitt Schwartz e ha iniziato a realizzare I Am What I'm Waiting For. La Morris era desiderosa di abbandonare le vecchie abitudini: Ha ricominciato a suonare la chitarra dal vivo, rendendosi conto che laddove lei vedeva tic sviluppati per coprire una mancanza di abilità tecnica, gli altri vedevano una musicista con una firma ritmica distinta ed elegante. Ha tirato fuori vecchie canzoni e le ha rielaborate. Le riprese non perfette erano tollerate. Mise una moratoria sulle canzoni d'amore. Come ha detto lei stessa: "Avevo bisogno di spaventarmi per crescere".