Alta definizione

Romanzo di formazione, sboccato e decisamente "americano", di un giovane senza arte né parte, con genitori divorziati e un fratello con la testa sulle spalle. Famiglia ebrea disfunzionale quella che lo mal tollera e che lo trascura nella sua discesa agli inferi della droga e di una schioppettata nella gamba...Il tutto narrato con ironia, con una lingua piana e scorrevole....Insomma, interessante.

Divorato.. Spassoso, divertente, caustico.. Lo stile ricorda Palahniuk, ma di lui manca la genialità nella trama.. Una perfetta fotografia della "generazione boh", del malessere che si portano dietro dai disastri familiari... Molto poco political correct.. Veramente irriverente.. Peccato non avete nient'altro di questo creativo autore

Rabbia e mancanza di reali aspirazioni. E' questo il succo di Alta Definizione, un libro scritto da una nuova voce (brillante) dell'editoria ebraica americana. Sarcasmo, ironia tagliente e situazioni che potrei definire "volutamente fastidiose" si intrecciano in una storia di stasi personale e follie familiari in cui irrompe un'amicizia decisamente divertente, una ex star della tv zeppa di droga e Viagra. Non c'è niente di accomodante, nulla di prevedibile e soprattutto alcun appiglio che possa far rientrare la storia nei canoni rassicuranti di un "romanzo fotocopia". Per chi ha voglia di uscire dagli schemi.