Alphabetum. La confraternita del saio nero

Indimenticabile e commovente. Lettura scorrevole, ricca e originale.

Vado controcorrente, ma non mi ha entusiasmata particolarmente. Mi aspettavo di più, soprattutto perché la trama stuzzica. Purtroppo, secondo me, l'autore non è riuscito a dare anima alla storia. Mi dà l'idea di una trama alla quale manca il mordente. Poteva approfondire e caratterizzare di più i personaggi. E' inquietante la storia dell'Alfabeto, quindi stuzzicante, ma poi mi è sembrato che non riuscisse ad arrivare al sodo. Peccato, perché è comunque una storia che ha delle idee originali, ma mi ha lasciato la sensazione della sufficienza, del né carne né pesce, è come se a volte si perdesse la via maestra (quella legata al libro, visto il titolo). Però lo consiglio comunque, si fa leggere.

Troverete questo libro ribattezzato col titolo ''la profezia infernale''. Ancora una volta la Newton rincorre i lettori attraverso la scelta di titolo accattivanti e, ancora una volta, mi chiedo cosa possano mai pensare di me coloro che, entrando a casa mia, trovano nella mia personale biblioteca libri con titoli simili. Mi prenderanno forse per un satanista? :-) A prescindere dal titolo del libro, direi che se una buona lettura necessita di un buon contenuto, qui il contenuto c'è. Ben delineati i personaggi, ottima la trovata dell'Alfabeto di Erode. Una storia che viene immersa nella Roma del 1600 e che presenta una trama ben tessuta, ricca di colpi di scena. Diciamo che l'ho dovuto rileggere una seconda volta perché mi accingo a leggere anche il seguito di questo libro, dal titolo "La congiura di Praga", e volevo avere ricordi più freschi sulle vicende in esso narrate. Lascerò recensione appena lo avrò terminato.