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Concordo con il commento precedente. Libro inutile. Considerando che si parla di un'arte marziale derivata da un Budo antico e non di un sistema filosofico, la narrazione diventa pesante ed inconcludente. Elevare l'Arte a qualcosa di superiore può essere lodevole negli intenti, ma se non si rimane nel tangibile prendendo una partica in un dojo per quella che è, si rischia come sempre di parlare di aria fritta. Dissertazioni pseudo filosofiche che continuano a presentare l'Aikido per quello che non è: quasi una dottrina spirituale. Basterebbero degli tsuki a catena senza collaborazione per far capire che la visione distorta della stessa ne sta decretando la sua rovina....
"La padronanza dell'arte dell'aikido dev' essere caratterizzata dalla capacità di guidare, ma non da minaccia e forza punitiva. Allineamento, esplorazione e guida debbono condurre il rivale più recalcitrante o bellicoso lungo direzioni che ne perseverino il senso dell'ego, così da dissipare le energie improduttive, ristabilendo l'equilibrio verso la condizione dell'esistenza. " (pag. 79) Questo era sufficiente. Le altre 109 pagine girano intorno a questo concetto: sono ridondanti, artificiosamente arzigogolate e per lo più inutili. Lo stile narrativo dell'autore è asciutto, intricato e talvolta sbrigativo, inadatto ad affrontare argomenti che richiederebbero una spiegazione più approfondita, chiara e soprattutto corredata di esempi. Quei pochi aneddoti di pratica nel dojo, narrati nel libro, vengono percepiti dal lettore come rare boccate di aria fresca celate dal rutilante turbine di concetti espressi approssimativamente con autocompiaciuta cerebralità e inelegante intellettualismo. L'intento iniziale dell'autore era quello di eleggere l'arte dell'aikido a filosofia di vita: porre il modo di affrontare l'uke come stimolo dal quale partire per affrontare "l'altro" (nemico, rivale, ma anche amico e compagno) nella vita quotidiana. L'intento è lodevole e se fosse vero il detto che "è il pensiero quello che conta" sarebbe un bel libro...ma così non è.
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