Alla ricerca di Tutankhamun

Il racconto della scoperta della tomba di Tutankhamon, prima ancora di un puntuale sunto della letteratura attualmente circolante sull'argomento, è un'occasione di riflessione sul senso dell'archeologia, sul suo doppio ruolo di recupero e distruzione e sull'importanza, mai sufficientemente ribadita, della conoscenza del proprio passato. Greco propone dunque un testo dal taglio divulgativo ma mai superficiale, idealmente diviso in due parti: la prima, decisamente complessa e ricca di riferimenti storico-scientifici, è dedicata alla complicata ricostruzione della genealogia del faraone bambino, mentre la seconda, più discorsiva e scorrevole, racconta la scoperta della tomba a opera di Howard Carter e le conseguenze archeologiche e, più in generale, culturali, che ne derivarono. Lo stile di Greco, sempre brillante e appassionato, ha il grande merito di coinvolgere il lettore neofita, così come l'egittologo esperto, fin nei meandri più complicati, perché ancora oscuri, della storia di una delle figure più enigmatiche dell'antico Egitto. Come dovrebbe accadere per ogni saggio, sia esso un libro divulgativo o una pubblicazione scientifica, le domande suscitate nel lettore superano, alimentandone la curiosità, gli assiomi assertivi; l'approccio didascalico, ove non strettamente necessario, cede il passo a una conversazione al tempo stesso alta e accessibile, gradevole e piena di domande sottintese. Completano l'esposizione taluni brevi excursus (alcuni dei quali già comparsi ne "Le memorie del futuro") sul ruolo dell'archeologia come indispensabile cifra ermeneutica del passato, bussola del presente e faro per il futuro, sull'importanza delle nuove tecnologie e sulla necessaria interrelazione tra discipline scientifiche e umanistiche. Infine, è confortante imbattersi in una scrittura che non ha paura di proporre la complessità e di restituirla al lettore per quella che è, senza facili sconti o scorciatoie, ma con profonda, ed encomiabile, chiarezza espositiva.