All'immobilità qualcosa sfugge

Questo libro ha sfruttato il nome di Second Life senza parlarne se non in due capitoli su quasi quaranta. Io che sono residente del metaverso mi sono sentita presa in giro, e mi spiace aver buttato via questi soldi. Per il resto, trama da fiction, personaggi improbabili, figure messe a caso tanto per gonfiare il romanzo. Il bello è che continua ad essere presentato come il "primo romanzo ambientato in Second Life" quando ce ne saranno stati almeno altri cinque o sei già anni fa. E non è nemmeno ambientato nel mondo virtuale. Non c'è modo peggiore per ingannare un pubblico di lettori. Sconsigliatissimo a chi volesse saperne di più su Second Life.

Confuso. Statico. Vuoto. Purtroppo sono gli aggettivi che meglio descrivono questo libro. Nella recensione (e, se non vado errando, anche nel risvolto di copertina), l'autore innalzò il fatto che all’interno parlasse di Second Life e di Internet. In verità ci sono solo dei minimi riferimenti (che -posso concederlo- ad un certo punto fungono da traino alla storia). L'autore passa troppo caoticamente da un personaggio all'altro e si fatica a ricordare "chi fa cosa" e "chi va con chi". Ad un certo punto, la storia rischia anche di cadere nell’assurdo. Finale scialbo, senza sapore. Mi dispiace: l'ho acquistato con entusiasmo e l'ho chiuso con una smorfia. Mi ha delusa.