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All'abolizione del proletariato! Il discorso socialista fraternitario. Parigi 1839-1847 - Andrea Lanza - copertina
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All'abolizione del proletariato! Il discorso socialista fraternitario. Parigi 1839-1847
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All'abolizione del proletariato! Il discorso socialista fraternitario. Parigi 1839-1847 - Andrea Lanza - copertina

Descrizione


Brindisi che va diffondendosi nella Francia degli anni della Monarchia di luglio, l'auspicio "All'abolizione del proletariato!" risulta del tutto incomprensibile finché ci si attiene alle ricostruzioni classiche della nascita della classe operaia. Tale brindisi mostra invece l'originalità di un'epoca che, se è stata intesa dai più come la fase di incubazione delle democrazie europee, presa in se stessa, appare come un laboratorio potenzialmente aperto a evoluzioni molteplici e opposte. Il volume si concentra sul socialismo repubblicano del decennio che precede il Quarantotto. Materiali in apparenza eterogenei - gli scritti di personaggi di spicco (Leroux, Buchez, Blanc, Cabet), la stampa operaia ai suoi primi passi, nonché un vasto numero di pamphlets - sono accostati al fine di far emergere una comune logica discorsiva. L'autore sceglie di chiamare tale logica "socialista fraternitaria" e mostra la solidarietà in essa di molteplici aspetti, dalla fede nel progresso all'idea di una naturalità della società, alla prospettiva di un riassorbimento del politico all'interno del corpo sociale. Compresa alla luce delle pratiche di gestione della conflittualità sociale (a iniziare dallo sciopero e dal tarif), la logica discorsiva socialista fraternitaria mostra un'immagine della repubblica sociale a venire ben diversa da quelle storicamente datesi.
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Dettagli

2010
10 giugno 2010
288 p., Brossura
9788856822427

Voce della critica

L'interessantissimo libro di Andrea Lanza, nato da una tesi di dottorato discussa in Francia sotto la guida di Pierre Rosanvallon, indaga il socialismo francese "fraternitario" negli anni quaranta dell'Ottocento, quando "tradizione repubblicana e tradizione operaia si ridefiniscono reciprocamente e il conflitto politico e sociale prende un nuovo significato". Il metodo seguito è quello dell'analisi foucaultiana della logica discorsiva, attraverso un ampio scavo nei testi, nel linguaggio e nel pensiero di autori come Philippe Buchez, Pierre Leroux, Louis Blanc, Étienne Cabet. Ne emerge una filosofia della storia (e una religione della politica) che vede nella democrazia, nella politica e nel progresso la possibilità di costituire un nuovo ordine sociale fondato, appunto, sulla fratellanza come "ricomposizione della conoscenza sociale e legittimazione dei princìpi e delle scelte collettive" ai fini dell'interesse generale. Si va quindi formando in questo periodo, secondo Lanza, un'identità operaia che è politica prima ancora che economica, comunitaria e non classista, all'incrocio tra cristianesimo, corporativismo e sansimonismo. Con la rivoluzione del febbraio 1848, la Seconda repubblica, e i massacri del giugno dello stesso 1848, finisce l'"illusione fraternitaria" e si apre una nuova fase sempre più caratterizzata, tra i socialisti e per i socialisti, da una logica discorsiva diversa, quella del conflitto proletario e della lotta di classe.
Giovanni Scirocco

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