Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Aldo Moro e l'intelligence. Il senso dello Stato e le responsabilità del potere - copertina
Aldo Moro e l'intelligence. Il senso dello Stato e le responsabilità del potere - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 26 liste dei desideri
Aldo Moro e l'intelligence. Il senso dello Stato e le responsabilità del potere
Disponibilità immediata
14,00 €
14,00 €
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
15,20 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Folignolibri
14,00 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
15,20 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Folignolibri
14,00 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Aldo Moro e l'intelligence. Il senso dello Stato e le responsabilità del potere - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Descrizione


Aldo Moro ha profondamente segnato la storia del nostro Paese. La sua figura però è schiacciata sulla tragica fine, lasciando in ombra la lunga azione politica. Eppure negli anni della Guerra fredda, Aldo Moro è sempre centrale nelle fasi che hanno allargato la partecipazione politica, prima ai socialisti e poi ai comunisti. Ma è anche segretario della Democrazia Cristiana durante il governo Tambroni, presidente del Consiglio all’epoca del “Piano Solo” e ministro degli Esteri nel corso della strategia della tensione. Profondo conoscitore dell’intelligence, ne sa utilizzare le informazioni e sa dialogare con gli uomini che la praticano, come Giovanni De Lorenzo, Vito Miceli e Stefano Giovannone. E proprio a quest’ultimo fa più volte riferimento nelle lettere scritte durante la prigionia. Aldo Moro dimostra che un uomo di Stato è anche un autentico uomo di intelligence, poiché sa riconoscere questo fondamentale strumento nell’interesse della Repubblica. Sotto questo profilo, la sua vicenda è ancora tutta da scrivere per sottrarla alle comode riscritture. Un libro spiazzante che illumina sotto una nuova luce l’esperienza politica dello statista democristiano, confermandolo un faro della Repubblica. Una storia che merita di essere raccontata e in un certo senso risarcita. Presentazione di Paolo Gheda.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

22 maggio 2018
168 p., Brossura
9788849854756

Valutazioni e recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
(2)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(0)
4
(2)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Farside66
Recensioni: 4/5

Nelle prime righe del primo saggio, Ambrogetti si augura che gli storici si occupino con più intensità di intelligence, relegando il povero e grande De Lutiis (pioniere degli studi in questo campo) tra i "giornalisti e osservatori". (Poco) paradossalmente i saggi più interessanti del volume sono quelli di Biscione e Pacini, che, ahiloro!, non sono storici accademici. Di Pacini parla correttamente la recensione di Enrico P. Biscione propone un'originale esegesi del passo del memoriale in cui Moro dice che nel 1960 De Lorenzo gli fornì le intercettazioni che gli "permisero di esigere le dimissioni del Governo Tambroni". La lectio facilior è questa: un segretario di partito ricatta un capo del governo facendolo intercettare dal capo dei servizi. Cosa piuttosto inquietante, ma che non sembra inquietare la storica Capperucci nel suo encomiastico saggio su Moro. Per Biscione le intercettazioni sono invece quelle commissionate da Tambroni nei confronti dei suoi avversari: la figura di Moro ne uscirebbe un po' meglio, quella delle istituzioni no.

Leggi di più Leggi di meno
Enrico P.
Recensioni: 4/5

Raccoglie i saggi di un convegno omonimo, dei quali vale la pena di leggere sostanzialmente quelli di Biscione e di Pacini. Quest’ultimo di oltre cento pagine è il primo tentativo di ricostruire nel dettaglio gli elementi che permettono di parlare di un patto stipulato da Moro (il famoso lodo) con le diverse frange dei palestinesi negli anni Settanta. Viene così in luce il ruolo decisivo svolto dal colonnello Giovannone, ricordato da Moro nelle sue lettere dalla prigionia e nel memoriale. I rimanenti saggi, di diverso spessore, riassumono le linee sostanziali dei rapporti di Moro con i servizi di informazione e sicurezza dal 1960 in poi.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(0)
4
(2)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore