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L' alcol e la nostalgia
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L' alcol e la nostalgia - Mathias Énard - copertina
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alcol e la nostalgia

Descrizione


L’autore di Bussola, premio Goncourt nel 2015, ci offre un nuovo, struggente romanzo dove amore, letteratura, viaggio e amicizia si mescolano in una Russia che seduce e spaventa.

Se Bussola era il libro dell’amore “impossibile” tra Oriente e Occidente, L’alcol e la nostalgia è il romanzo di un altro sofferto rapporto: quello tra Occidente e Russia. È la storia di un interminabile viaggio in treno verso la Siberia, intrapreso da Mathias per accompagnare alla sepoltura nel suo villaggio natale il grande amico Vladimir. Un’amicizia difficile, nata come rivalità per una donna, Jeanne, prima fidanzata di Mathias a Parigi poi innamoratasi di Vladimir a Mosca. Quando il giovane francese raggiunge la ragazza in Russia si crea un appassionato e autodistruttivo triangolo amoroso, un percorso sentimentale segnato dall’alcol, dal sesso, dalla poesia, dalla droga, dalla follia. Mathias racconta questo viaggio interminabile attraverso distese di ghiaccio e di neve, betulle, tundra, spettri di deportati in Siberia e di cosacchi dell’Armata a cavallo: “…da solo con i ricordi, l’alcol e la nostalgia, è tutto quello che rimane, come diceva Čechov il medico morto bevendo champagne, da solo con qualche frase, qualche verso, qualche ricordo; forse Jeanne aveva ragione, finirò per perdermi in capo al mondo, per scomparire nella notte siberiana e colare a picco nel Pacifico, ancora diecimila verste... Ti ricordi Vlado, quando Jeanne ci ha presentati ti chiamavo principe Andrej perché mi ricordavi Bolkonskij con quella tua aria insieme nobile e fragile, sicuro di te anche se vacillavi nella violenza e nella droga come un salice...”.
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Dettagli

E/O
2017
12 ottobre 2017
113 p., Brossura
9788866328926

Valutazioni e recensioni

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Bakko
Recensioni: 1/5

Leggendo le altre recensioni, molto probabilmente ho letto un altro libro. Noioso, pieno di nozioni elementari riguardo la Russia e la sua storia. La descrizione della relazione tra i tre personaggi é molto superficiale, sintetica e non restituisce niente.

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Alina
Recensioni: 5/5

Tre vite, tre pedine, un legame indissolubile e distruttivo. Tre persone tra le quali si intrecciano tipi di rapporti differenti: amorosi, di amicizia, di rivalità, di intesa ma tutti con una base comune: tanto alcol, droga, follia, dolore e sofferenza. Nelle pagine di "Alcol e nostalgia" troviamo un viaggio fisico attraverso la Russia, che in realtà è un viaggio simbolico attraverso i ricordi, gli eventi, i fatti, le esperienze di tre persone molto giovani e già disilluse. Un libro da interpretare, poiché in questo viaggio di Mathias con la salma del suo amico russo, Vladimir, verso il paese natale di quest'ultimo, su un treno che attraversa la Russia, fa pensare al raggiungimento di un limite, dal quale poi decidere se ripartire o meno. Nel libro ci sono molti richiami ad autori russi e ai luoghi che fanno sentire il lettore ancor più immerso in un'atmosfera nostalgica e vissuta. Un libro piacevole che ho divorato e che mi ha trasmesso dalla prima all'ultima pagina ciò che prometteva il titolo: l'Alcol, usato per non pensare e per alleviare il dolore interiore e la nostalgia, una comoda amica tra le braccia della quale rifugiarsi. Un viaggio nei ricordi veramente straordinario, che ti culla nella cuccetta del treno diretta nelle viscere della Siberia.

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Loris
Recensioni: 5/5

Rispetto al successivo ‘Bussola’, questa elegia ha il dono della coincisione. Guardare a un altro Paese, a un’altra cultura, è sempre un modo per scrutarsi dentro e fare i conti con se stessi. Il viaggio forse è un’illusione destinata ad interrompersi, ma la solitudine della natura siberiana fa da catalizzatore per ricordi e sentimenti. In Mathias troviamo l’aspirazione rivoluzionaria della giovinezza, insieme al timore di non essere all’altezza di fronte all’amore e alla scrittura, di fronte alla vita. Il triangolo con Jeanne e Vladimir si regge su un equilibrio instabile, dona conforto, ma non appagamento e sicurezza. La fantomatica anima russa avvolge allora i due uomini, li fa indulgere alla nostalgia, all’alcol e alla droga, preambolo all’oblio che tutto erode. Mathias è un flusso di coscienza in piena, punteggiato di rimandi storici e letterari, lirico e struggente. Solo Jeanne pare avere la forza per vivere, per recitare come un mantra i versi di Mandel’stam: ‘ancora non sei morto, ancora non sei solo’.

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Conosci l'autore

Mathias Énard

1972

Mathias Enard (1972) è uno scrittore francese. Si è laureato in storia dell’arte all’École du Louvre, e ha studiato arabo e persiano. Dopo lunghi soggiorni in Medio Oriente, nel 2000 si stabilisce a Barcellona, dove collabora con diverse riviste culturali. All’attività di professore di arabo all’Università Autonoma di Barcellona affianca quella di traduttore. Fra le sue opere ricordiamo Breviario per Aspiranti terroristi (Nutrimenti), Zona (Rizzoli), Parlami di battaglie, di re e di elefanti (Rizzoli), Via dei ladri (Rizzoli). Con Bussola (Edizioni E/O 2016) ha vinto il premio Goncourt e il Von Rezzori ed è stato finalista al Man Booker International prize e al Premio Strega Europeo.

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