Al tocco dell'Ave Maria

Anna Ho letto "Il tocco dell'Ave Maria" su consiglio di un'amica. Ho trovato un libro sincero, sensibile e a tratti emozionante, La scrittura è semplice e coinvolgente e i personaggi che popolano il romanzo sono ben raffigurati. Anche l'ambientazione è descritta con efficacia. Le parti in dialetto sono ben inserite e comprensibili anche per chi, come me, non è veneto. Insomma una prima prova della Cavallaro che la promuove tra gli scrittori emergenti.

Ho letto il romanzo "Al tocco dell'Ave Maria" dell'esordiente Dorina Cavallaro. Tratta di un "carattere" raramente esplorato dalla narrativa, se pur emergente nella cultura diffusa del periodo. Un popolano, cattolico devoto, si confronta con le vicissitudini e i temi del secolo passato: l'amore e la famiglia, il lavoro ingrato, la malattia, la lontananza, la tirannide, l'occupazione straniera, la persecuzione, l'amicizia e la paternità. Il teatro della vicenda, da un angolo della pianura fra Adige e Po, si sposta alla bonifica Pontina e altrove, con una attenta considerazione del contesto paesistico e umano; cercando di scrutare i sentimenti profondi del protagonista e dei suoi interlocutori. E' un percorso che non mi ha lasciato indifferente; un racconto che ho divorato riscontrandovi voci, luoghi e risonaze personali.

Ne "il tocco dell'ave maria" si trova uno spaccato di storia italiana del 900. La storia diventa "viva", ci sono persone vere (o molto verosimili)che, attraverso il loro vissuto, narrano i fatti. Un libro che, una volta cominciato, vien voglia di leggere fino in fondo.