Al di là

«Al di là», questo è un «capolavoro» lesbico (che per l'anno in cui fu scritto, il 1897, di sicuro era già tutto pregiabilissimo!). E' una storia d'amore passionale. Una lettura segreta, intima, ardita, profonda...tra fremiti, sospiri, balli in maschera ed esotismi. Bellissimo. Consigliato al 100%

Questo romanzo è del 1897 e parla della storia d'amore tra due donne e già questo è pregiabilissimo, poi ha un lieto fine e questo sa d'incredibile, la storia è verosimile ed i personaggi pure, certi passaggi sono molto poetici, non è privo di trovate e vengono anche fatti ragionamenti interessanti; i pregi finiscono qui. Passiamo ora ai difetti: questo romanzo è del 1897, scritto con il linguaggio del 1897, da un uomo del 1897, aggiungiamo pure che è un romanzo "rosa" e forse abbiam detto tutto. Comunque se lo vorrete affrontare troverete non poche delizie ben nascoste in un linguaggio pomposo, zuccheroso e terribilmente auto compiaciuto. Se non soccomberete alle interminabili piroette linguistiche del poeta ed alle inverosimili sue prodezze verbali, conoscerete Emilia (Mimy) ed Elisa ed il loro amore. Di seguito vi abbozzo la trama: il romanzo inizia con un giovane scrittore che viene sfidato a scrivere un romanzo che parli della storia d'amore tra due donne. Conosciamo quindi il poeta Giorgio che convince l'amico Carlo a corteggiare la Baronessa Elisa di Monero e poi per puro diletto decide di sedurne la moglie Mimy. Dopo infinite pagine di deliri amorosi di Giorgio, che ci propina lettere su lettere infliggendole, oltre che a noi, al povero amico Alfredo, finalmente conosciamo Mimy giovane neosposa del maturo avvocato Carlo, apprendiamo della sua visione romantica dell'amore naufragata su un matrimonio senza amore né desiderio e del rimpianto della vita da ragazza in convento. Poi conosciamo Elisa la Baronessa di Monero personaggio abbastanza stereotipato ma di cui per fortuna scopriremo pochissimo. Durante il romanzo i tentativi seduttivi di Carlo, maldestramente degni di un avvocato di mezza età in cerca di una passione, falliscono miseramente, mentre quelli di Giorgio, ben più materiali improntati al possesso più che all'amore ma farciti di poesia e di giovane audacia, sembrano raggiungere lo scopo. Ma...