Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 8 liste dei desideri
Al caffè del silenzio
Disponibilità immediata
13,30 €
-5% 14,00 €
13,30 € 14,00 € -5%
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
13,30 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Fozzi Libri
14,00 € + 4,99 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Cartolibreria Sergio Succa 1959
14,00 € + 10,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Nani
14,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 4 giorni lavorativi disponibile in 4 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Multiservices
14,00 € + 2,50 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
14,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Biblioteca di Babele
5,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
13,30 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Fozzi Libri
14,00 € + 4,99 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Cartolibreria Sergio Succa 1959
14,00 € + 10,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Nani
14,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 4 giorni lavorativi disponibile in 4 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Multiservices
14,00 € + 2,50 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
14,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Biblioteca di Babele
5,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Chiudi
Al caffè del silenzio - Giorgio Todde - copertina
Chiudi
Al caffè del silenzio

Descrizione


Inabissarsi nella chimica della carne ed elevarsi al sommo dell'idealità, forse per ritrovarsi dove sublime e animalesco convivono, un luogo che possiamo chiamare "pazzia". Il nuovo romanzo di Giorgio Todde è un viaggio in cui le tortuosità di corpo e psiche si fondono. Un ingegno folle attraversa la scia criminale intorno alla quale si muovono gli eccentrici personaggi della storia. Benedetta, un giorno arrossita per amore, da allora si porta sulla pelle un vermiglio caldo e indecente. Marilena, che chiamano Uterina per la sua sensualità esagerata, non voluta, anzi repressa, adorata da Scartino, picaro lucignolesco che consuma le giornate col branco sullo spiaggione nero. Ma Uterina è presa dalla bianca anima sinistra di Wolf, adepto della precisione sublime, rifinita sugli asettici banchi del laboratorio di Osvald, riparatore d'orologi, cultore del gesto perfetto. La fine tragica di Matteo, apparentemente morto per acqua, anche lui allievo prediletto di Mastro Osvald, muove le cose e le congetture di Silvano Pandimiglio, ex poliziotto con la faccia da felino triste. E c'è una storia più vecchia: porta al paese di pietra lontano sulla montagna che osserva in fondo la città sul golfo.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2007
18 aprile 2007
236 p., Brossura
9788889801239

Valutazioni e recensioni

4,5/5
Recensioni: 5/5
(4)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(2)
4
(2)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

lhl
Recensioni: 5/5

anche qui il maestro centra l'obiettivo di creare un quadro indimenticabile. affascinante, con tutti gli ingranaggi al posto giusto, per segnare il tempo senza farlo fermare nè perdere

Leggi di più Leggi di meno
Emanuele Cioglia
Recensioni: 4/5

Non conoscevo Todde. E questa, da collega sardo, più giovane e certo meno affermato, risultava una grave lacuna. Stile suggestivo, personaggi ben caratterizzati, e carichi di una poeticità modernissima e vagamente stralunata. Scrittura colta, cesellata. Grande competenza tecnica di afferenze "orologiaie" ma soprattutto riflessioni intimistiche e allegoriche mai banali. Una melanconia delicata e cagliaritana, in contrappeso alle tristezze da "tosorzu" e "disamistade" di Niffoi. Il difetto che gli scippa il cinque? Manca "l'elastico". Una maggiore tensione narrativa, quella che fa mordere le pagine nei passaggi cardine... Complimenti. Ciao.

Leggi di più Leggi di meno
Cristiana
Recensioni: 4/5

AccativanteAccattivante, Sarcastico, Appassionante, un libro con ritmo mi ha catturato dalla prima pagina sino alla fine. Fra i migliori libri letti in quest’anno. Cristiana C.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

4,5/5
Recensioni: 5/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(2)
4
(2)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Voce della critica

La melodia, il segreto accordo di una prosa che non si esaurisce nelle parole, che non è solo sonorità eloquente e verbale, era già attiva nelle precedenti opere di Giorgio Todde, oculista e scrittore cagliaritano. Ecco che, anche in questo nuovo romanzo, i valori spaziali sono risolti in pause e svolgimenti temporali, per virtù di prosodia, nell'intima cadenza di una voce decisa che non rinuncia però all'incanto. A scandire il tempo e i fatti è il polso immobile dell'orologiaio Osvald Thurn, sacerdote di una sorta di setta del culto del gesto perfetto, e la musica, sempre la stessa, del giradischi di Saveria, portatrice del gene demoniaco e spudorato del piacere sensuale. Dai due personaggi profetici e oscuri, legati da un amore irrisolto, senza fine, nasce la storia. Tutto parte dalla nuca di Saveria ("il respiro, il cuore che batte… tutto è deciso qua, in questo punto defilato") e finisce con le mani di Osvald, di un'inquietante fermezza, senza tremori, simili al marmo: "E guardati le mani, sono come se tu fossi solo mani".
Il senso amaro e carnale di desiderio troppo intenso è una malattia da fuggire per Osvald. La felicità sembra appartenere a esseri che vivono di gioie discrete, come Beatina, la figlia di Saveria, la pelle color zucca, un corpo minuscolo per sentimenti minuscoli, un forte odore di varechina, tanto lontano da quello della madre. A ereditare quell'odore, né buono né cattivo, impudico e sensuale, forte richiamo sessuale, sarà la figlia Marilena o, meglio, Uterina, chiamata così dal giorno in cui un medico ne riconobbe la singolare caratteristica. Marilena è, appunto, una donna uterina, ma non è malata. Semplicemente tutto in lei è comandato dall'utero. Sua madre non è stata altro, se non un contenitore di geni in attesa di una figlia, per trovare un corpo adatto a dilatarsi, un corpo procace e svergognato, intenso, un corpo che fa chiasso, che procura continui stenti emotivi. Mentre il padre, seduto in un misterioso caffè dove vige la regola del silenzio, ha più volte pensato che sarebbe stato bello diluire il corpo della figlia così come faceva con il caffè o con il vino, per attutirne l'effetto.
Ci si potrebbe chiedere se davvero il segreto della felicità possa essere racchiuso in un corpo immobile. Ma il corpo non è fatto per l'immobilità. Anche quello di Matteo, allievo perfetto del maestro orologiaio Osvald Thurn, in vita usato per dimenticare, continua a muoversi, in un certo senso, anche dopo la morte. Il corpo di Matteo, ucciso senza versare una sola goccia di sangue, in uno stato di pulizia apparente – quel sangue che Wolf, altro allievo di Thurn, biondo e candido "arcangelo manuale", creatura dai nervi e dai muscoli perfetti, definisce dozzinale ("Il sangue ce l'hanno anche le farfalle, ce l'hanno tutti") –, contiene in sé la verità sul suo omicidio, ma non solo: muoverà, seppure immobile, le cose, rivelerà i segreti del suo carnefice.
Il corpo, insomma, protagonista assoluto del romanzo: con i suoi movimenti più o meno perfetti, con il suo odore, con il suo colore. Come quello di Benedetta, che un giorno arrossì per un oltraggio ai sentimenti, per sentire "la porpora della vergogna in ogni parte, sino alla combustione". Sicché da quel giorno restò rossa per sempre.
La morte, liberatoria nel mettere capo all'assenza definitiva di emozioni e movimento, non è però l'unico approdo possibile alla felicità, come non lo è il silenzio del Caffè del silenzio, dove vanno "tutte le teste riscaldate dal dolore e dalla tristezza che con le parole non ce la fanno più". Ecco: "Bisogna rendere amoroso il cervello e intelligenti gli organi dell'amore". Questo ha capito Uterina.
  Cristina Cossu

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore