Africani marocchini terroni. Gli Underage, il punk hardcore italiano e il circuito delle autoproduzioni negli anni Ottanta

Cult band made in sud. Pensare a loro vengono in mente due cose: l'hardcore che loro rappresentano in maniera eccelsa anche perché sono da considerare uno dei primi gruppi italiani che consolidò e portò in Italia questo genere. La seconda cosa è il loro straordinario ep Africani, terroni, marocchini.... un disco seminale del genere. Un tosto lavoro HC!!!!! Il libro ripercorre La loro storia e traccia anche una scena nata attorno alla band nel napoletano fatta di centri sociali, altri gruppi di ispirazione hardcore e fanzine. Libro che riesce a tracciare una cronologica sequenza di immagini, urla rabbiose scagliate da sopra un palco ( Perlomeno finché non abbandonarono le esibizioni live, dopo un disastroso incidente di percorso che li demoralizzo sotto questo punto di vista) e le loro produzioni auto prodotte e non di quei primi anni della decade. Sicuramente è un libro destinato allo zoccolo duro de i seguaci della hardcore italiano.... quello primordiale e della prima ora. Quando ti capita un libro di una band scritto in questa maniera sicuramente va premiato con un acquisto in quanto rappresenta una delle non tantissime opportunità di avere un'opera monografica su un singolo gruppo musicale del panorama Punk italiano. Gli appassionati potranno approfondire quindi conoscendo tante sfaccettature di una storia che poi se vogliamo assomiglia a quella di tante altre storie di band similari ovviamente ognuna con le sue peculiarità e caratteristiche proprie che la rendono unica. Per cui le 5 Stelle di giudizio penso che siano meritate.... Anzi proprio meritatissime! Per me che sono un grande appassionato collezionista sicuramente avere un'opera monografica sugli underage mi ha entusiasmato tantissimo e sono rimasto soddisfatto della lettura e dell'approfondimento che mi è stato dato grazie a chi ha curato questa bella edizione!!!