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A distanza di due anni dall'edizione originale tedesca, esce ora in italiano il primo di due volumi dedicati ai principali esempi della pittura murale italiana del Rinascimento.A ciascun ciclo corrisponde un capitolo che ricostruisce in termini chiari e sintetici la committenza, l'iconografia e la collocazione stilistica dell'opera, accennando sempre alle vicende storiche che aiutano a darne una corretta collocazione.Una parte importante è però lasciata alle immagini, con splendide tavole a colori che permettono dapprima di vedere i dipinti nel loro contesto spaziale e architettonico (con l'ausilio di rilievi grafici), per poi avvicinarsi progressivamente alle scene, anche esaltandone dei particolari minuti. Questa scelta, certo spettacolare, consente a volte di verificare lo stato di conservazione e le differenti soluzioni tecniche adottate, integrando così visivamente il capitolo che, all'inizio del volume, racconta la storia della pittura su un muro (degli "affreschi" in senso proprio, ma non solo) attraverso le tappe della sua fortuna critica, dai trattati contemporanei fino all'apprezzamento novecentesco. L'impostazione stessa del volume indica che la selezione dei casi presi in esame non poteva tenere conto di una geografia delle assenze, delle opere perdute: come rileva Steffi Roettgen nella prefazione, questo è "il risultato della potenza distruttrice della storia".Si è dato spazio invece a cicli conservati integralmente o quasi, che narrano non solo i soggetti più diffusi tratti dall'Antico Testamento, dalle vite di Cristo o dei santi, ma anche il tema dei Mesi (dal Castello del Buon-consiglio di Trento fino a Palazzo Schifanoia di Ferrara), o quello degli Uomini famosi, che ripropone le sue valenze letterarie sia nel caso "gotico-cortese" della Manta, sia nella reinterpretazione umanistica da parte di Andrea del Castagno a Legnaia. Pur consentendo uno sguardo necessariamente limitato sulla evoluzione di un secolo di storia dell'arte italiana, la campionatura illustrata può spingere il lettore a una riflessione sul fatto che la geografia della storia politica e quella dello stile non sempre coincidono, anche se il rapporto tra le due ha spesso motivi storicamente individuali.Si comprenderà ad esempio che alcuni dei cicli presi in considerazione sono connessi, in modi differenti, al ducato milanese: la cappella di Teodolinda a Monza e la Camera d'oro di Torrechiara sono entrambe strettamente legate alla corte viscontea e propongono una cultura pittorica vicina a quella della capitale.Al contrario, a Castiglione Olona, nelle opere che pure sono legate a Branda Castiglione, alto prelato vicino a Filippo Maria Visconti, la comparsa di Masolino rappresenta uno degli episodi più significativi di immissione delle novità centro-italiane nel tessuto figurativo dell'Italia settentrionale. Simone Baiocco
scheda di Baiocco, S. L'Indice del 1999, n. 04
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