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Adolescenza: la seconda sfida. Considerazioni psicoanalitiche sull'adolescenza - Armando B. Ferrari - copertina
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Adolescenza: la seconda sfida. Considerazioni psicoanalitiche sull'adolescenza - Armando B. Ferrari - copertina

Dettagli

1994
1 gennaio 1994
224 p.
9788826310534

Voce della critica

NOVELLETTO, ARNALDO (A CURA DI), Adolescenza e trauma

FERRARI, ARMANDO B., Adolescenza. La seconda sfida
recensione di Mancia, M., L'Indice 1996, n. 1

Il problema delle modificazioni corporee e ormonali cui vanno incontro tutti gli adolescenti è il tema del volume di Armando Ferrari. L'adolescenza infatti è da intendere, per questo autore, come una "seconda sfida" che ripropone antichi conflitti tra la mente e il corpo, resa più problematica dalla scarsa conoscenza che l'adolescente ha delle proprie potenzialità e risorse. Sul piano clinico Ferrari, nel presupposto che fare e conoscere coincidono nella adolescenza, propone di trattare gli "agiti" così comuni in questi giovani pazienti, come un comportamento che ha significati diversi rispetto all'adulto e che acquista molte valenze: interazione comunicativa, proposta, protesta, possibilità di acquisire esperienze e quindi conoscere e crescere. Differenziarsi dagli altri significa per l'adolescente iniziare le vicissitudini che gli permetteranno di acquisire la propria identità. In questo processo è facile per l'adolescente incorrere in una situazione "disarmonica" fonte di varie patologie. Tra queste Ferrari si sofferma sulla "protodepressione" come vissuto adolescenziale, che si differenzia dalla posizione depressiva della prima infanzia, ma che deve poter essere riconosciuta ed elaborata se si vuole evitare il cammino verso una vera e propria depressione nell'età adulta. Anche l'illusione-delusione così frequente in adolescenza può trasformarsi in una situazione senza via di uscita, e così la scissione e il delirio. Ma mentre la scissione della personalità è devastante per il pensiero, in quanto converte l'impotenza in onnipotenza, il delirio mantiene una certa struttura di pensiero e quindi è, malgrado tutto, più protettivo per la mente. Quest'ultimo, quando è "insaturo" può permettere all'adolescente di costruire, attraverso un assemblaggio alogico, ma non per questo caotico, scenari fantastici senz'altra finalità che il piacere di un libero esercizio della mente, veri e propri momenti di creatività. La raccolta curata da Novelletto è focalizzata sul trauma. E l'adolescenza sembra essere il trauma per eccellenza, nel senso che è il periodo della vita più esposto ai traumi. Due sono gli aspetti dell'esperienza traumatica che può essere osservata in analisi: a) trauma come "posteriorità" o rielaborazione di un trauma subito prima dell'adolescenza e b) trauma attuale che può attivare esperienze traumatiche pregresse e rimosse. Per alcuni autori l'evento traumatico fondamentale dell'adolescente è la trasformazione puberale del suo corpo e la sua differenziazione genitale con il corrispondente desiderio sessuale. Ma altri gravi traumi possono aggiungersi: la morte dei genitori, la loro separazione, una gravidanza inaspettata, una gravidanza della madre, una violenza sessuale subita. Un aspetto che comunque caratterizza l'adolescenza è il suo bisogno "traumatofilico" inconscio che si rende responsabile di vari rischi, tra cui la più rilevante è la fuga nella droga.

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