Acquamarina

Confesso di essermi accostato a questa opera con diffidenza perché non amo molto la letteratura italiana contemporanea. Per mia fortuna ho vinto questa personale avversità ed ho affrontato questo bel romanzo. In primo luogo, sono rimasto positivamente colpito dalla capacità dell’autrice di creare ambientazioni molti credibili. Tutti i luoghi del romanzo sono descritti con dovizia di particolari, in uno stile quasi cinematografico. Sicuramente l’autrice ho visitato e forse anche vissuto nei luoghi descritti che sono sia in Italia che all’estero. Comunque quello che mi ha colpito maggiormente di questa giovane scrittrice è la maestria nel gestire e descrivere i personaggi ed in particolare Alice, la protagonista, che deve affrontare situazioni molto difficili sia dal punto fisico che psicologico e sentimentale. Per certi versi il libro potrebbe essere considerato un romanzo di formazione perché seguiamo l'evoluzione della protagonista verso la sua completa maturazione tramite viaggi, errori, prove ed esperienze sentimentali. Ma nella trama c’è molto di più, incluso l’elemento narrativo centrale che permetterebbe di collocare il racconto in un futuro prossimo, dove i poteri forti, oltre a controllare la nostra società, riescono a guidare anche la nostra memoria ed i nostri sentimenti. La storia è molto avvincente, densa di pathos e colpi di scena che ti portano a divorare il libro, capitolo dopo capitolo, con l'ansia di scoprire cosa succederà alla pagina successiva. Una lettura coinvolgente che ti sorprende per la ricchezza di idee, i colori dei luoghi e le sfumature psicologiche. Rimango in attesa del prossimo romanzo!