Abramo, l'altro

Il saggio è la conferenza di apertura tenuta da Jacques Derrida, in occasione del convegno sull'ebraismo, svoltosi a Parigi nel 2000. Il tema attorno a cui ruota l'opera è la riflessione sul rapporto tra ebraismo e antisemitismo, dalla quale emerge che l'identità ebraica è un'identità scissa e controversa, perché è costantemente obbligata , così come il suo popolo, a essere altro da sé. Per Derrida, l' ebraismo autentico è, infatti, quello del marrano, di colui, cioè, che ha dovuto tradire la propria "ebraicità", non solo per salvarsi la pelle, ma anche per salvare qualcosa del suo ebraismo. L'identità ebraica inammissibile che il marrano tiene segreta, essendo continuamente esposta al pericolo di epurazione, diventa alterità, ovvero qualcosa che non può mostrarsi nella sua essenza. Salvare l'ebraismo, per il filosofo francese, non significa essere ebrei a tutti i costi, ma confrontarsi con la propria appartenenza ebraica, per scongiurare il pericolo di scadere in terrificanti derive identitarie.