L'abisso ha gli occhi blu (out of body experience)

Alice arriva come un dono inaspettato in casa Carrera. E’ bellissima e fino a un anno e mezzo di età è una bambina come tutte le altre. Poi, da un giorno all'altro, tutti i progressi da lei fatti regrediscono. La diagnosi è inappellabile: Autismo. Verso i quattro anni, la piccola rivela un eccezionale talento per il disegno e la pittura che fa gridare al miracolo, e la piccola e anonima cittadina in cui la famiglia risiede diventa “il posto dove vive quella strana bambina”. Varcata la soglia dell'adolescenza, succede qualcosa di incomprensibile nell'arte di Alice. I suoi quadri assumono all'improvviso delle connotazioni preoccupanti: i paesaggi hanno forme e colori inconsueti, come se appartenessero a dimensioni diverse, e le figure umane hanno fattezze molto inquietanti; alcune, addirittura, agghiaccianti. Andrea Soames è l'unica persona che intuisce, a una mostra allestita per la giovane artista, il perché di quei quadri. Andrea, figlio di una brasiliana e di un italiano, è un lupo solitario che, pur conducendo una vita all’apparenza normale, rifiuta di seguire il branco e convive con mille nevrosi e strane paure. Il suo destino e quello della giovane autistica sembrano collegati da un filo sottile attraverso strane visioni oniriche dell’uomo che iniziano a prendere corpo sin dal momento della nascita di Alice. Padre Giuseppe, unico vero amico di Andrea, un tempo si chiamava Yussuf Dashan e viveva in Etiopia. Ora conduce vita monastica nell’abbazia di Casamari. La visione di un dipinto della ragazza risveglia in lui antiche paure infantili che gli provocano spaventosi incubi. Il corpo senza vita di un giovane neuropsichiatra viene trovato nel proprio appartamento e il caso viene subito archiviato come “fatale incidente”. Da dove viene l'arte di Alice? Qual è il filo sottile che la collega a quell'uomo? Perché il monaco è così sconvolto dal dipinto? Cosa è successo al giovane specialista? Ma soprattutto, di che natura sono le visioni oniriche di Andrea?...