Abissi dal futuro. Fantascienza e mitologie gnostiche

La sfida dello storico e antropologo delle religioni è sempre quella di scovare nel presente qualche traccia del passato. In questo testo, il lettore viene continuamente sbalzato nel futuro grazie ad una silloge di testi di fantascienza nei quali ancora si scorgono i lineamenti della corrente religiosa dello gnosticismo, di cui Albrile è un profondo conoscitore. Al di là dell'antologia letteraria, qua e là è possibile riscontrare qualche linea conoscitiva innanzitutto del patrimonio di manoscritti di Nag Hammadi che hanno permesso di leggere in presa diretta testi gnostici conosciuti solo attraverso la lettura dei Padri della Chiesa. Ad onor del vero, il testo permette di veder citati alcuni nomi che gli studenti di teologia esaminano in Patrologia ma che di solito poco appaiono nella catechesi o nell'omiletica abituale. Il nuovo vescovo di Torino non sottace il fatto che di tante risorse di spiritualità non si conosce nemmeno il nome. Quando al mondo hindu e buddhista viene citato il pensiero monista di Shankara così come si reinterpreta il bodhisattva, "egli si aggira liberamente nel mondo per farne un mondo migliore" così come il Campione eterno di Michael Moorcock (1985)". Non mancano riflessioni sullo zoroastrismo e sull'Amduat egiziato che descrive il viaggio della barca solare nel mondo sotterraneo. La parte più intrigante, un vero e proprio invito alla lettura, è la disamina di quanto della letteratura fantascientifica mostri dinamiche gnostiche. Proprio la condizione dell'uomo che per emanciparsi deve fuggire dal tempo e dallo spazio sottende una necessaria "ucronia", un "tempo senza tempo". L'uomo è "straniero", estraneo al mondo. Ha dimenticato di essere parte di un mondo luminoso del "pleroma" gnostico. Non mancano accenni all'esoterismo p.es. di George Ivanovich Guardijeff e, per chi fosse nostalgico, delle fatiche spese al liceo, la rilettura di qualche frammento di letteratura greca.

Albrile ha la capacità di spaziare con immutata maestria dallo studio approfondito e appassionato di storia, lingue e religioni a una narrativa accattivante. Consigliatissimo questo suo contributo, come tutti i suoi lavori precedenti. Una garanzia.

In questo nuovo volume Ezio Albrile, il maggiore esperto italiano (e forse mondiale) di gnosticismo, percorre un binario a quest'ultimo parallelo: la fantascienza. Attraverso una sterminata, varia e sorprendente carrellata di trame di film, titoli di romanzi, nomi di registi e scrittori più o meno noti, a volte autentiche rivelazioni, a volte sorprendenti riscoperte, il lettore è guidato alla analisi di immagini che rientrano generalmente nell'ambito della fantascienza, ma che assumono un sapore e un valore del tutto nuovo, La riflessione di Albrile non è un semplice post hoc propter hoc, ma una disamina attenta intorno a come concetti, valori e profonde credenze gnostiche abbiano viaggiato nel corso degli ultimi secoli in maniera netta, definita, e siano sfociati in una letteratura e un cinema che ha fatto di essi il sostrato più profondo della propria poetica. A volte consapevolmente, è la riflessione dello studioso Albrile, a volte inconsapevolmente: e forse questa è la constatazione più clamorosa... Imperdibile per ogni appassionato del genere fantascientifico, m anche per i conoscitori dello gnosticismo antico.