A tutto campo. L'amore, il destino, la memoria e altre umanità. Conversazioni con Peter Haffner

Densità: parola melmosa, oscura, sfuggente, una nube carica di troppi inghippi sulle fragili teste di un tempo sociale sempre più confuso. Come leggerla? C'è una sociologia di cifre, di dati, di archivi, di raffronti fra epoche, di insulse statistiche più vicine al freddo conteggio di coordinate in campo che all'entrata tangibile in un vero sentimento che agita la vita. Ma nel "liquido" sfuggente che sommerge e invade le nostre arterie d'intorno, salgono ogni tanto al pensiero per fortuna sguardi ineguali, il setaccio di un passato prezioso dal quale attingere granelli ancora vivi, inesplorati o lasciati a metà, timorosi quasi d'essere maneggiati con fiducia o rimasti sospesi in un lavoro poi deposto. Un luogo in cui la speranza sembra un ospite occasionale, quasi uno che abbia sbagliato porta, mentre il capitalismo, vincitore senza fattezze, crede d'aver piantato la bandiera sul globo come un tronfio astronauta fra le volte celesti. C'è però ancora il gesto, l'esempio caldo d'amore dal basso e di una pedagogia d'incontro che può ravvivare e scuotere gli animi sensibili, quel "seme che vibra e chiama sotto la neve" e sente che mani sicure ancora vivono per offrirsi ad esse nel canto di un germoglio vivo. Bauman ce lo dice e quasi ce lo grida, coscienza tuttora calda nel silenzio ibernato dell'intellettualità mondiale. Lo schiaffo di un sociale offeso può ancora ridare colore alla proprie guance, e la libertà, eticamente indirizzata, può eccome ispirare passi verso un nuovo ordine pur dentro le spine atroci delle contraddizioni. Una delle soluzioni più potenti? L'amore! La solidarietà. Gli unici rimedi contro la miseria liberista ormai devastata dalle pustole del cosiddetto mercato, un raggio di tatto e di presenza vera fra le narici infette di questo tempo. Un Maestro qui prova dal suo umile scranno a parlarci e ad ammonirci non senza frustare la politica vuota, falsa, inerme sui destini. E ad assegnare all'uomo l'eterno primato del buon agire, del fare per l'Altro.