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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 1999
Anno edizione: 2020
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In una Roma immersa in una insolita nebbia, nel novembre del 1992, un delitto e un suicidio. La vittima dell'assassinio è Nicola Cusano, un economista impegnato per anni come consigliere di alcuni settori statali e governativi e da qualche tempo postosi in disparte. A svolgere le indagini è chiamato il commissario Marè, capo della Squadra Omicidi ma anche amico ammiratore e «discepolo» del professore. Alla ricerca della verità sul delitto, scoprendo e via via dipanando il groviglio di un sudicio intrigo, Marè si trova a compiere un viaggio nella realtà italiana di un anno e di un periodo particolarmente drammatici. Nella quale realtà i personaggi del dramma, - la famiglia del professore assassinato, i suoi avversari ed amici, gli amici del commissario, gli stessi inquirenti colti nel rivelarsi dei loro sentimenti e passioni , svolgono ruoli di attori non secondari, cosicché il commissario, seguito ed istradato dal magistrato incaricato del caso, si troverà a fare i conti con alcuni dei più terribili misteri italiani. E con se stesso, e col suo tormentato rapporto con lo stato, di cui è «servitore», e con la storia, da cui si sente abbandonato e tradito. Scritto come un intreccio di antica ascendenza (filtrato dal caleidoscopio della cultura moderna), e narrato in una forma insieme arguta e toccante, colta e popolare, che gira intorno al linguaggio in una specie di giostra fatta di specchi, A Roma, novembre è dunque un giallo con tutti i crismi del giallo. Ma è anche una riflessione sopra la storia italiana dei nostri anni, e sopra la crisi di generazioni, di idee e di valori che l'ha attraversata. La doppia morte è perciò quella di un sogno (che era sogno della ragione) e della generazione che aveva costruito e aveva creduto in quel sogno: sbaragliata dai colpi dei suoi nemici, ferita di sua propria mano.
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