Le 48 leggi del potere

3 stelle solo perchè è scritto con un carattere piccolissimo e si fa fatica a leggere.... ridicolo!!!! il contenuto del libro invece 6 stelle su 5!!!!

Non male. Molto lungo, ma offre spunti interessanti sulla "manipolazione" del prossimo a fini propri. Alcuni possono sembrare banali, ma nel complesso il libro fornisce una completa panoramica di argomenti che, talvolta, possono apparire in contrasto logico tra loro, ma ciò è dovuto essenzialmente al fatto che le leggi del potere sono molto flessibili e la loro efficacia dipende dalle diverse, mutevoli situazioni.

Il libro trae ispirazione da classici come "L'arte della Guerra", "Le armi della persuasione" e da aneddoti storici riferiti a condottieri, pittori, scultori, seduttori e uomini di scienza. Tutti questi uomini hanno avuto modo di sperimentare volontariamente o in maniera ingenua cosa significhi avere potere quindi restare impressi nella memoria oppure subire il potere e lasciare che il loro nome venisse dimenticato o peggio ancora infangato. Questo libro mira a fare proprio questo: da un lato introduce quali siano le condizioni base per avere potere e dall'altro elenca quelle che, a mio avviso, sono 48 principi base che permettono di guidare la persona che vuole definire la propria esistenza in funzione delle proprie scelte. Sia chiaro: questo non è un manuale di automiglioramento. Non specifica quali credenze adottare verso se stessi, bensì definisce un codice etico - comportamentale al fine di acquisire maggior influenza sulle persone, sfruttando debolezze e modi di pensiero comuni. Le principali difficoltà che si riscontrano leggendolo sono: il cinismo di cui è permeato e la lunghezza. Non è un libro per tutti e pertanto non può essere letto da tutti. Lo consiglio solo a chi sta vivendo, come me, un periodo di passaggio nel quale vuole comprendere a pieno il perchè di certi giochi psicologici, disponendo di una guida solida a cui fare riferimento in caso di bisogno. Lo scopo di questo libro è quello di sradicare certe convinzioni per potervi rendere meno dipendenti dal giudizio degli altri, ricostruendo la vostra immagine e le vostre credenze.