3000 anni tra i microbi

Huck ha un piccolo problema. Ecco, "piccolo" è proprio la parola giusta: è stato trasformato per sbaglio in un microbo. Un vibrione di colera, per amor di esattezza. Inoculato nel corpo di un barbone ottantacinquenne. Cosa può fare, se non buon viso a cattivo gioco, e buttarsi in un'avventura epica nella vita microscopica? . "3000 anni tra i microbi" di Mark Twain, edito dalla neonata @womedizioni, riprende uno degli archetipi cari al proprio autore: il borghese statunitense alle prese con situazioni irreali ed assurde. Come non pensare a "Un americano alla corte di re Artù" leggendo le comiche imprese di adattamento di Huck tra bacilli e Pus? . Costretto ad imparare nuove lingue, a trovare un lavoro, a concepire famiglie con 900000 figli, a conoscere gerarchie e convenzioni, Huck si muove traballante tra ironia acuta e filosofia spiccia, tra successi e problemi. Si ritroverà a discutere con lattobacilli e streptococchi di religione, di Storia, della Vita e del suo fine ultimo, di potere e denaro, dell'infinitamente piccolo e dell'oltremodo grande, dell'ignoto e della conoscenza - riscontrando che alla fin fine, tra microbi e esseri umani non esistono poi grandi differenze. . Lo stile arguto e ironico di Twain permette di coniugare l'assurdità della vicenda microbica a tematiche decisamente umane; umorista fino al midollo, Twain è capace di discutere di tutto - che sia religione, politica o arte - puntando il dito verso ipocrisie e dogmi. Senza mai perdere l'eleganza.

Libro assolutamente imperdibile. Una storia del grande Twain che non conoscevo e il tutto impreziosito da una edizione straordinaria, molto curata nei dettagli ed eccezionale per gli amanti dei libri. Buona lettura