L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Il volume ripercorre, soprattutto sotto il profilo della storia militare, le alterne vicende della guerra russo-polacca del 1919-1921. Rientrando nel quadro delle tormentate vicende che seguirono la fine della Grande guerra e lo scoppio della Rivoluzione russa, questo conflitto, perlopiù trascurato dalla storiografia occidentale, ebbe inizio all'indomani del lancio da parte di Lenin dell'"Operazione Vistola" e dell'occupazione russa di Vilnius e Minsk. Esso conobbe tuttavia una prima svolta allorché, sotto la minaccia delle armate bianche di Denikin, i russi furono costretti a ritirarsi. Dopo la temporanea occupazione polacca di Kiev, le sorti del conflitto conobbero una seconda svolta: la controffensiva russa, guidata a sud dalla leggendaria Konarmija di Budjonny e a nord dalle truppe di Tuchačevskij, spostò il fronte sino ai sobborghi di Varsavia. Nell'agosto del 1920 avvenne però il "miracolo della Vistola" e il conflitto conobbe un terzo e ultimo ribaltamento: grazie a una coraggiosa manovra a tenaglia, l'esercito polacco di Piłsudski riuscì infatti a respingere l'armata rossa e a occupare gran parte dell'Ucraina e della Bielorussia. La brillante ricostruzione di Zamojski, tra le pagine della quale è peraltro tracciato il profilo di un giovane ed emergente Stalin, non convince tuttavia sino in fondo. Assumendo una prospettiva interpretativa unilaterale, l'autore non esita, secondo il canone attualmente dominante in Polonia, a presentare tale guerra nei termini enfatici di un sacrificio compiuto in nome della difesa dell'Europa nonché a descrivere Piłsudski come un campione della libertà e come il padre di un modello politico antagonista sia rispetto al nazismo sia rispetto al comunismo che risulterebbe superiore alla democrazia occidentale.
Federico Trocini
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore